?!?!?!?!? non vi sembra familiare? altro che "DIOGENES"!

PRESUPPOSTI SCIENTIFICI E INTERESSE COMUNITARIO

Finalmente si conosce la formula della dieta perfetta e a comunicarlo è uno studio denominato “Progetto Diogenes” (da Diet, Obesity and Genes), recentemente pubblicato dal New England Journal of Medicine,
A contrario delle chimere periodicamente lanciate per incuriosire coloro che sono alla perenne ricerca di una dieta efficace e soprattutto fattibile, stavolta la proposta è il risultato di un vero e proprio esperimento di dieta collettiva partito nel 2005 sotto la guida di alcuni studiosi danesi, con 14,5 milioni di euro di preziosi finanziamenti da parte dell’Unione Europea.

L’ALIMENTAZIONE IDEALE
Le indicazioni sono semplici e immediate, ma soprattutto non prevedono particolari limiti quantitativi e consentono di fare finalmente a meno delle bilancia.
Protagonisti indiscussi carni magre, prodotti caseari (ovviamente la scelta va ai prodotti più magri), uova, pesce, legumi, la maggior parte della frutta (attenzione solo a banane, uva, fichie cachi), verdura a go go (con l’accortezza di prediligere carote e barbabietole crude invece che cotte) e frutta secca, tipo noci, mandorle e nocciole.
Grandi esclusi – e non è una novità…- i carboidrati raffinati, a favore invece delle versioni integrali

UN AUTENTICO ESPERIMENTO DI DIETA COLLETTIVA
La stessa ambiziosa denominazione di “dieta perfetta” non risponde alla volontà di essere un ennesimo specchietto per le allodole, ma fa riferimento ad un reale test di efficacia condotto sul più alto campione di individui mai preso in considerazione per uno studio riguardante la lotta all’obesità.
L’università di Copenaghen, insieme ad altri 8 centri di ricerca europei, ha infatti coinvolto in questo dimagrimento collettivo ben 772 famiglie con problemi di sovrappeso, provenienti da tutta Europa.
“Con questi cibi, si ha il permesso di mangiare fino alla sazietà, senza bisogno di fare il calcolo delle calorie e senza guadagnare peso” è l’allettante affermazione con la quale lo studio è stato reso noto al pubblico.

PICCOLI GRANDI SEGRETI
In realtà, come affermano i ricercatori, il risultato positivo di questo progetto risiede nella capacità delle fonti proteiche di dare un maggior senso di sazietà, senza dimenticare la cosiddetta “giusta sensazione” indispensabile per intraprendere attività fisica.
Si tratta di una caratteristica comune ai cereali integrali, anch’essi compresi nella lista di cibi compatibili a questo stile alimentare “perfetto”, ma anche estremamente semplice.
Rispetto ai cugini raffinati, i cereali integrali riescono infatti ad estinguere prima la fame, senza causare quella fastidiosa sensazione di pesantezza, che risulta spesso un grande deterrente anche solo al proposito di fare due passi.
Via libera anche alla variabile di riso Basmati e consiglio generale di optare per una cottura “al dente” per quanto riguarda tutti i cereali scelti.
Tra gli altri cibi consigliati c’è anche la frutta secca, da tempo nota come ottima fonte di grassi, in particolare noci e mandorle.
E i dolci?
Lo studio classifica i prodotti a base di glucosio ( e grassi sfavorevoli) come “calorie vuote” dannose per la linea e anche poco utili dal punto di vista nutritivo.

L’IMPORTANZA DELLA GLICEMIA, UNA SCOPERTA GIA’ NOTA
Gli stessi ricercatori sottolineano l’importanza che il livello di glucosio del sangue non subisca picchi repentini
“I picchi troppo bruschi hanno effetti indesiderati, sia dal punto di vista del metabolismo che da quello delle performance mentali. Sarebbe opportuno scegliere cibi a basso indice e carico glicemico, che vengono digeriti lentamente, mantenendo alto il livello di sazietà e più stabile il tasso di glicemia”.
Sembra proprio di vedere confermato ciò che da tempo la Zona ha reso noto e cercato di diffondere.

Queste cose Montignac le ripete dagli anni 80!!!! saluto

Lisa ha scritto:: Queste cose Montignac le ripete dagli anni 80!!!!

Beh, meglio tardi che mai risatona

si ho capito ma ora si prendono il merito sti americani... diogenes una pippa è tutto montignac! -.-' e ci spendono pure soldi per fare sti studi... mah

l'importante è che l'idea dell'indice glicemico alla montignac venga diffusa! negli Usa ne avrebbero davvero bisogno.. specie in certe città..
più si diffonde l'idea e meglio è.. forse così si troveranno più prodotti monty compatibili e magari a prezzi competitivi.. o è solo un'utopia??!!! speriamo di no! Very Happy

» eccomi con un altro dubbio
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» Burger di soia, ma molto altro..
» altro dolcificante naturale:l'eritritolo....
» Spaghetti di soia...altro dubbio