pasta quinoa

Ieri ho trovato in un mercatino equosolidale la pasta alla quinoa--

Ingredienti:semola di grano duro,farina di quinoa(chenopodium quinoa) 20%

Penso che possa andare bene vero?

credo che possa andare se è sottoforma di spaghetti, per via della pastificazione, visto che son di semola e non integrali... che formato hai acquistato?

credo che possa andare bene..

Sono fusilli c'erano anche gli spaghetti ma ho preferito i fusilli...vanno bene uguale?

smileline ha scritto:

credo che possa andare se è sottoforma di spaghetti, per via della pastificazione, visto che son di semola e non integrali... che formato hai acquistato?

lascia perdere, è immangiabile, si rompe tutta durante la cottura :-(

enny ha scritto:

lascia perdere, è immangiabile, si rompe tutta durante la cottura :-(

Ma veramente?
X ora non potrò mangiarla x via del dente,ma la proverò così tanto x togliermi uno sfizio...

carlalberta ha scritto:

Sono fusilli c'erano anche gli spaghetti ma ho preferito i fusilli...vanno bene uguale?

smileline ha scritto:

credo che possa andare se è sottoforma di spaghetti, per via della pastificazione, visto che son di semola e non integrali... che formato hai acquistato?

ti riporto pari pari quello che avevo letto sulla pastificazione... parla sempre di spaghetti,mai di pasta corta, non so se è un caso..

La «pastificazione» riduce l'indice glicemico
Esiste d'altra parte un processo tecnico naturale che tende a frenare l'idratazione dell'amido. È quanto accade con la «pastificazione» del grano duro. L'estrusione della pasta attraverso una filiera porta a un riscaldamento che si traduce con la costituzione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura.
Ma ciò che vale per gli spaghetti o per alcuni tipi di tagliatelle, che sono appunto «pastificati», ossia estrusi per effetto di un'elevata pressione, non si applica invece ai ravioli, alle lasagne o alla pasta fresca ritagliata con piccole macchine a mano e il cui indice glicemico è molto più alto, allorquando si tratta di prodotti che contengono la stessa farina di grano duro.

Partendo da una stessa farina si può dunque arrivare a ottenere prodotti con indici glicemici molto diversi (ravioli 70, spaghetti 40).

Bisogna aggiungere che la cottura che precede il consumo di questi alimenti modificherà ulterioremente l’indice glicemico finale.

La cottura al dente (da 5 a 6 minuti) consente di conservare l’indice glicemico degli spaghetti al livello più basso, mentre una cottura prolungata a 15/20 minuti provoca un aumento dell'indice per via dell'accelerazione della gelatinizzazione dell'amido.
(I fattori di modifica dell’indice glicemico)

La retrogradazione: il processo inverso della gelatinizzazione
Dopo essere stato oggetto di cottura, che provoca gelatinizzazione, l'amido si modifica nuovamente raffreddandosi.

Progressivamente il gel riorganizza le macro-molecole di amilosio e di amilopectina. Si tratta del fenomeno della retrogradazione, ossia il ritorno (che può essere più o meno importante) alla struttura molecolare precedente. Il fenomeno di retrogradazione aumenta del resto con il tempo e con la riduzione della temperatura.

La prolungata conservazione a basse temperature (5°) di alimenti amilacei (piatti pronti sotto vuoto) agevola dunque la retrogradazione. Si ottiene lo stesso fenomeno lasciando seccare alcuni alimenti. Per esempio, più il pane è raffermo, più l'umidità si sposta verso l'esterno, agevolando così la retrogradazione dell'amido. Lo stesso accade quando si fa abbrustolire il pane.

Anche se la retrogradazione non provoca una reversibilità totale della gelatinizzazione, ciò non toglie che consente di ridurre l'indice glicemico. Ecco perché gli spaghetti (anche raffinati) cotti al dente, o raffreddati e consumati in insalata, avranno un indice glicemico pari a 35.

carlalberta ha scritto:

enny ha scritto:

lascia perdere, è immangiabile, si rompe tutta durante la cottura :-(

Ma veramente?
X ora non potrò mangiarla x via del dente,ma la proverò così tanto x togliermi uno sfizio...

spero che quella che hai preso tu sia differente, io l'ho presa un paio di volte su internet e mi ha sempre dato problemi, inoltre una volta cotta aveva lo stesso odore dei croccantini di rocco, ci sono rimasta male visto che la quinoa l'adoro

bacio

enny ha scritto:

carlalberta ha scritto:

enny ha scritto:

lascia perdere, è immangiabile, si rompe tutta durante la cottura :-(

Ma veramente?
X ora non potrò mangiarla x via del dente,ma la proverò così tanto x togliermi uno sfizio...

spero che quella che hai preso tu sia differente, io l'ho presa un paio di volte su internet e mi ha sempre dato problemi, inoltre una volta cotta aveva lo stesso odore dei croccantini di rocco, ci sono rimasta male visto che la quinoa l'adoro

bacio

Grazie SMAILE x la spiegazione!! li proverò appena potrò masticare

enny ha scritto:

carlalberta ha scritto:

enny ha scritto:

lascia perdere, è immangiabile, si rompe tutta durante la cottura :-(

Ma veramente?
X ora non potrò mangiarla x via del dente,ma la proverò così tanto x togliermi uno sfizio...

spero che quella che hai preso tu sia differente, io l'ho presa un paio di volte su internet e mi ha sempre dato problemi, inoltre una volta cotta aveva lo stesso odore dei croccantini di rocco, ci sono rimasta male visto che la quinoa l'adoro

bacio

Enny la pasta era buonissima!!
Non si è rotta x niente e l'ho cotta x sei minuti come scritto sulla confezione..era al dente...
Tanto buona che anche mio marito me la rubava dal piatto...
la prossima volta mi toccherà farla anche x lui

allora ho comprato una marca sfigato io... la mia aveva bisogno di soli 2 minuti di cottura

enny ha scritto:

allora ho comprato una marca sfigato io... la mia aveva bisogno di soli 2 minuti di cottura

forse la tua era al 100% quinoa...la mia conteneva anche grano duro..