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 "educare" un bambino.

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Rossanfo
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MessaggioTitolo: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mar Mar 29, 2011 12:24 pm

dopo una breve discussione avuta con l'amico Rasputin in altra sezione, lancio il sasso...
allora... bambini. Mio figlio ha tre anni e quattro mesi e non ne vuol sapere di pedalare. evidentemente non gli piace, non so, dice che ha paura, ma lo dice perchè non ne ha voglia.
io sostengo che non bisogna "forzare" un bambino a fare qualcosa o non fare nei limiti della sua incolumità fisica. Ritengo altresì che esista un'indole (e non lo ritengo solo io, giuristi penalisti hanno fatto studi capendo che esiste l'indole nei serial killer ad uccidere)per cui siamo più portati per qualcosa piuttosto che altro.ora, premettendo che non metto da parte il ruolo significativo che la società intorno a noi svolge nel nostro sviluppo, credo che un essere umano debba crescere secondo ciò che si sente.
in conclusione: mio figlio non vuole pedalare, non sarò di certo io a "forzarlo" per andare in bici, per me potrebbe benissimo essere l'unica persona sulla faccia della Terra che non va in bicicletta che non mi creerebbe il minimo scompenso...è lui, mio figlio, un bambino che non vuole pedalare.
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mar Mar 29, 2011 12:44 pm

urca, adesso ne ho ancora di più da ribattere...ma sono stanco (Ho recuperato, 80 km in 2h38' eh eh) e ti rispondo con calma domani ok..
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mar Mar 29, 2011 12:52 pm

bravo che hai recuperato! meglio che rispondi domani altrimenti stasera " ti spiezziavo in due"
ahahahahahaaaaah
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mar Mar 29, 2011 1:12 pm

rossanfo ha scritto:
bravo che hai recuperato! meglio che rispondi domani altrimenti stasera " ti spiezziavo in due"
ahahahahahaaaaah

Non credo, ho bevuto un paio di birre e divento poco diplomatico sagace

Ma va bene così, meglio a mente fresca winky
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mar Mar 29, 2011 1:19 pm

hai fatto stra bene a scrivere divento muro
ok..
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mer Mar 30, 2011 2:55 am

Dunque, provo a dire la mia, premettendo che secondo me la questione va ben al di là del "Pedalare" ed anche del caso specifico in sè:

Rossanfo ha scritto:
dopo una breve discussione avuta con l'amico Rasputin in altra sezione, lancio il sasso...
allora... bambini. Mio figlio ha tre anni e quattro mesi e non ne vuol sapere di pedalare. evidentemente non gli piace, non so, dice che ha paura, ma lo dice perchè non ne ha voglia.

Innanzitutto, suppongo che se "Non gli piace" è perché ha provato, altrimenti non lo può sapere. Senza contare il fatto che pedalare, a meno che non sia stato su un triciclo, non riesce al primo tentativo; se il bambino è già relativamente abituato a fare qualcosa per ottenerne un'altra, in genere non si arrende al primo tentativo. Senza dubitare della cognizione di causa con la quale parli, mi chiedo inoltre come fai a sapere che "Lo dice perchè non ne ha voglia".

Rossanfo ha scritto:
io sostengo che non bisogna "forzare" un bambino a fare qualcosa o non fare nei limiti della sua incolumità fisica.

Non ho capito bene che cosa intendi con "Nei limiti della sua incolumità fisica", ma a prescindere da quello, secondo me non si tratta di "Forzare" bensì di indirizzare. Come? Un esempio: i bambini sono conformisti, e a quell'età tendono a copiare tutto quello che vedono fare, specie ai coetanei. Mai portato ad un parco giochi dove gli altri bambini scorrazzano in bici o in triciclo? Questo solo per fare un esempio.

Rossanfo ha scritto:
Ritengo altresì che esista un'indole (e non lo ritengo solo io, giuristi penalisti hanno fatto studi capendo che esiste l'indole nei serial killer ad uccidere)per cui siamo più portati per qualcosa piuttosto che altro.

Qui smentisco nettamente. A parte il fatto che certi studi non sono a mio parere di competenza di "Giuristi penalisti" ma di criminologi e psichiatri, quella del "Gene del serial killer" è una bufala sfatata da tempo. In tutti i casi analizzati si sono rilevati vari fattori comuni, tutti di origine sociale, per citarne un paio abusi subiti da bambini, genitori disadattati, alcolismo, malnutrizione, abuso di alcol ed altre droghe. Qui una fonte (Tra le tante):

http://www.ncjrs.gov/App/Publications/abstract.aspx?ID=120432

Qui uno studio sullo sviluppo di determinate tendenze a partire da giovane età e teorie su come interrompere tale sviluppo:

http://jaapl.org/cgi/content/abstract/25/3/335

Serial killers a parte, ammettendo di essere d'accordo sul significato del termine "Indole", a mio parere esistono capacità che tutti i soggetti dotati di normali facoltà psicomotorie apprendono facilmente, l'esempio più tipico è appunto andare in bicicletta ma anche nuotare, allacciarsi le scarpe, ecc. Io credo che l'indole, ammesso e non concesso appunto che stiamo parlando della stessa cosa perché in psicologia il termine pare non esistere, ho trovato solo carattere, dipende in maniera decisamente soverchiante dallo sviluppo di un individuo e non dai suoi geni.

Rossanfo ha scritto:
Ora, premettendo che non metto da parte il ruolo significativo che la società intorno a noi svolge nel nostro sviluppo,

Meno male mgreen

Rossanfo ha scritto:
credo che un essere umano debba crescere secondo ciò che si sente.

Potrei condividere se specificassi meglio; sono d'accordissimo sul concedere ai bambini il meggiore spazio possibile alla loro creatività e libertà, quello che mi chiedo, e lo faccio con cognizione di causa perchè ho sotto gli occhi il caso di mia figlia, che conseguenze può avere una madre iperaffettiva (Scusa la franchezza). Ne ho avuta una anch'io, non glie ne faccio una colpa perché conosco le cause ma come ti ho già detto in privato ne porto le conseguenze ancor oggi.

Rossanfo ha scritto:
in conclusione: mio figlio non vuole pedalare, non sarò di certo io a "forzarlo" per andare in bici, per me potrebbe benissimo essere l'unica persona sulla faccia della Terra che non va in bicicletta che non mi creerebbe il minimo scompenso...è lui, mio figlio, un bambino che non vuole pedalare.

Resta da vedere che scompensi potrebbe creare a lui, cosa che con rispetto parlando, personalmente ritengo più importante. Ripeto, non si tratta del pedalare in sé; l'hai mai portato in piscina? In genere ai bimbi di quell'età piace l'acqua. Gli piace andare in altalena? Va sullo scivolo? Si fa caricare sulle spalle dal papà?

Detto questo, lascio la parola alle mamme del forum, sopratutto quelle che hanno più di un figlio perché sono convinto che anche questo è un fattore determinante e sono sicuro che salteranno fuori delle opinioni interessanti. ok..
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mer Mar 30, 2011 3:13 am

Rossanfo ha scritto:
dopo una breve discussione avuta con l'amico Rasputin in altra sezione, lancio il sasso...
allora... bambini. Mio figlio ha tre anni e quattro mesi e non ne vuol sapere di pedalare......
in conclusione: mio figlio non vuole pedalare, non sarò di certo io a "forzarlo" per andare in bici, per me potrebbe benissimo essere l'unica persona sulla faccia della Terra che non va in bicicletta che non mi creerebbe il minimo scompenso...è lui, mio figlio, un bambino che non vuole pedalare.

Barzelletta:
- " Io sono sempre stato un bambino precoce e molto intelligente, a 9 mesi già camminavo"
-" Io molto più di te, a tre anni mi facevo portare ancora in braccio!!"
I bambini sono pigri e manipolatori, ma anche imitatori.
A tre anni cominciano ad essere "gregari" e quindi non imitare solo i genitori, ma anche gli altri. Concordo con Rasputin: è ora che il bambino veda e frequenti suoi coetanei che "pedalano". L'importante da parte del genitore è dare sempre un senso di sicurezza al bambino che intraprende qualcosa e minimizzare gli incidenti.
Se corri appena cade, il bambino avrà la sensazione di aver fatto una cosa pericolosa e non la farà più, se invece ti avvicini sorridendo e minimizzando l'accaduto, anche il dolore fisico avrà un impatto meno forte e sarà subito dimenticato. Io tornavo a casa che sembravo "Santo Lazzaro" e il massimo che mi veniva detto era che era ora di fare il bagno....
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mer Mar 30, 2011 3:19 am

Boccadorata ha scritto:
L'importante da parte del genitore è dare sempre un senso di sicurezza al bambino che intraprende qualcosa e minimizzare gli incidenti.
Se corri appena cade, il bambino avrà la sensazione di aver fatto una cosa pericolosa e non la farà più, se invece ti avvicini sorridendo e minimizzando l'accaduto, anche il dolore fisico avrà un impatto meno forte e sarà subito dimenticato.

Quoto, ariquoto, ed arcistraquoto. quoto

E mi ero scordato di menzionarlo...la mia tattica era questa, bimba cade, si gira per vedere la mia reazione io mi metto a ridere, hoplà sei caduta eh...non trascurando comunque di andare ad aiutarla. Lo stesso dicasi quando in piscina "Beveva" ecceccecc
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mer Mar 30, 2011 3:36 am

Rasputin ha scritto:
Lo stesso dicasi quando in piscina "Beveva" ecceccecc
A questo proposito voglio menzionare una mia amica, a mio parere inteligentissima, che ha un sacro terrore dell'acqua.
Nel mio condominio c'è la piscina e tutti i bambini nuotano benissimo; lei ha sempre fatto accompagnare le figlie o dal marito o da me o da qualche altra amica, ma lei non l'ha mai voluto fare per non trasmettere loro la sua fobia.
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mer Mar 30, 2011 3:51 am

allora...
da quando era piccolissimo mio figlio lo porto ai giardinetti e ha SEMPRE visto bambini in biciclette, va sull'altalena, sullo scivolo, sulle spalle di papà e quando cade non mi piego nemmeno per tirarlo sù tant'è che la gente potrebbe pensare che io sia una madre snaturata sagace
forse Ras hai interpretato alcune in frasi mie in maniera troppo restrittiva, io sono apprensiva ed è vero, amo mio figlio più della mia vita, anche questo...vero (iperaffetto??? non credo esista, al più iper apprensivo).
mi spieghi il termine "scompensi"?
a parte ciò...va bene...lasciamo da parte il termine "indole" su cui possiamo anche avere dei dubbi, ma di fatto ogni essere ha un'individualità a sè stante. è vero che da piccoli li puoi indirizzare, ma se cerchi di analizzare tuo figlio puoi capire che ci sono cose che magari in quel momento preferisce non fare. perchè allora dovrei "indirizzarlo" a farlo? per essere come gli altri?? non è la mia filosofia di vita, mi spiace.
nei limiti dell'incolumità fisica vuol dire che non lo lascio giocare sul cornicione del terrazzo o gli faccio lavare le mani se ha giocato ai giardini, in questi casi ad esempio allora lo "obbligo" a fare o non fare.
acqua: io vivo al mare, aveva 18 mesi quando ho iniziato a metterlo in acqua d'estate. broncospasmo.
ci riprovo: broncospasmo. ci provo l'anno dopo: broncospasmo.
il mare gli fa male. la piscina devo ancora provarla ma ho paura della medesima reazione anche se per altri motivi (cloro, quelli per cui anche tu Boccadorata hai avuto asma).
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mer Mar 30, 2011 3:56 am

Rossanfo ha scritto:
dopo una breve discussione avuta con l'amico Rasputin in altra sezione, lancio il sasso...
allora... bambini. Mio figlio ha tre anni e quattro mesi e non ne vuol sapere di pedalare. evidentemente non gli piace, non so, dice che ha paura, ma lo dice perchè non ne ha voglia.
io sostengo che non bisogna "forzare" un bambino a fare qualcosa o non fare nei limiti della sua incolumità fisica. Ritengo altresì che esista un'indole (e non lo ritengo solo io, giuristi penalisti hanno fatto studi capendo che esiste l'indole nei serial killer ad uccidere)per cui siamo più portati per qualcosa piuttosto che altro.ora, premettendo che non metto da parte il ruolo significativo che la società intorno a noi svolge nel nostro sviluppo, credo che un essere umano debba crescere secondo ciò che si sente.
in conclusione: mio figlio non vuole pedalare, non sarò di certo io a "forzarlo" per andare in bici, per me potrebbe benissimo essere l'unica persona sulla faccia della Terra che non va in bicicletta che non mi creerebbe il minimo scompenso...è lui, mio figlio, un bambino che non vuole pedalare.
"educare" un bambino. 73287 str "educare" un bambino. 73287 stra "educare" un bambino. 73287 strastra "educare" un bambino. 73287
Mia figlia è una bambina, quasi adolescente, serena, proprio perchè abbiamo sempre seguito e accompagnato i suoi ritmi e le sue inclinazioni!
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mer Mar 30, 2011 4:36 am

Premettendo che ho preso atto di quanto non citato, procedo allo "Spoglio" di quanto invece su cui ho qualcosa da dire.

Rossanfo ha scritto:

forse Ras hai interpretato alcune in frasi mie in maniera troppo restrittiva, io sono apprensiva ed è vero, amo mio figlio più della mia vita, anche questo...vero (iperaffetto??? non credo esista, al più iper apprensivo).

Il termine esiste, in linguaggio tecnico si dice ipertimia, adesso non ho tempo di ricercare meglio anche su Wiki c'è poco.

Rossanfo ha scritto:
mi spieghi il termine "scompensi"?

No me lo spieghi tu visto che sei stata la prima ad usarlo, poi eventualmente rettifico quanto ho scritto winky

Rossanfo ha scritto:
perchè allora dovrei "indirizzarlo" a farlo? per essere come gli altri?? non è la mia filosofia di vita, mi spiace.

Io sinceramente non vedo perchè non si dovrebbe indirizzare i figli, non secondo le proprie filosofie di vita o convinzioni, bensì secondo ciò che si ritiene sia meglio per loro. Non si tratta di conformismo, si tratta del regolare sviluppo di un bambino...Ci sono addirittura cose socialmente consolidate al punto tale da essere regolate dalla legge, vedi ad esempio la scuola dell'obbligo (Che fai quando verrà l'ora di mandarlo a scuola?).


Rossanfo ha scritto:
la piscina devo ancora provarla ma ho paura della medesima reazione anche se per altri motivi (cloro, quelli per cui anche tu Boccadorata hai avuto asma).

Beh finché non ci provi non lo sai...Detto questo, lascio la parola alle mamme, specie a quelle con più di un figlio (Anche perché devo uscire).

A stasera ok..
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mer Mar 30, 2011 5:49 am

ciao..
parlo per esperienza personale di figlia.. poichè non sono ancora mamma...
quando avevo 3 anni mia mamma mi portava in piscina perchè mia sorella con 7 anni in più che adorava la piscina e frequentava i corsi.. quanto ho odiato quei corsi.. erano pianti tremendi seduta sul bordo ed imbronciata.. ma mia mamma mi continuava a portare!!! ero un animaletto poco socievole per questo motivo il pediatra ha suggerito alla mamma di farmi fare sport.. dopo il nuoto ho voluto io a 4 anni iniziare ginnastica artistica.. prima in una società dove si faceva la psicomotricità e l'anno successivo la preagonistica.. il primo anno tutto bene, mi stra divertivo, ancora me lo ricordo, il secondo anno è durato credo 3 mesi.. non ne volevo sapere di continuare!! così ho cambiato società e ho fatto ginnastica artistica per 9 anni e in questi anni ho frequentato un corso in piscina per mia scelta!!!! poi problemi di salute mi hanno impedito di continuare la ginnastica artisitica..
all'età di 5 anni io non ho retto la competizione e l'ho ammesso ai miei genitori, non mi divertivo, mi sentivo solo in competizione e basta..
poi ho iniziato judo e l'ho fatto per 5 anni e ho smesso per problemi gravi di salute.. poi pesi che continuo tutt'ora e grandi camminate in montagna!!!
tutto questo perchè???
non volevo solo rompervi le scatole!! ma mi viene da dire che un figlio si può indirizzare, spronare a fare le cose, ma non obbligare od essere quei genitori vedi quelli dei figli che giocano a calcio che sono dei matti esaltati!!!
bisogna essere capaci di stare ad ascoltare il proprio figlio e non fargli fare quello che sarebbe piaciuto fare a noi...
non so se mi sono spiegata..
aspetto le badilate da Rasputin!!!!
non sono mamma, questo lo vorrei sottolineare, perchè queste sono le mie idee, ma poi realizzarle magari è più difficile!!!
buon pomeriggio!!!
cri
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Mer Mar 30, 2011 6:20 am

@ Cri : quoto, parli da figlia ma hai spiegato ciò che un genitore "dovrebbe" fare...non avere aspettative sui figli.
@Rasp : termine controverso "ipertimia", parla di tono affettivo...non si capisce bene e anche esistesse, è solo un concetto fittizio, la psicologia ne è piena (basti pensare alla sessuologia, materia creata ad hoc per farsi seghe mentali).
scompenso...mi sono messa a parlare sulla tua falsa riga perchè chi mi pone davanti dei "dogmi" del tipo : mai sentito un bambino di tre anni che non pedala, alias deve pedalare, allora utilizzo lo stesso linguaggio, ossia mi parli in maniera pressochè dogmatica, la filosofia del dubbio non ti è consona? allora io ti parlo con termini che chi usa vivere in quel modo utilizza per potermi far capire. per scompenso quindi credo che nel volgo si intenda dire qualcosa che ti manca, generalmente un equilibrio mentale. a prescindere dal fatto che non credo possano esistere persone "equilibrate" partendo dal fatto che non so cosa possa significare e per il semplice fatto che voglio vedere quale "equilibrio" può avere un essere conscio della sua fine, vita e morte sono troppo contraddittori per poter creare una situazione di "equilibrio".
detto ciò non dico che non si debba indirizzare un bambino, ma bisogna vedere come lo indirizzi...con l'ansia che non possa essere come tu vuoi? con leggerezza? bhè, io l'ho messo sul triciclo mio figlio, ma non vuole pedalare, forse per dispetto, forse non gli piace,, forse non gli ispira, ma non vuole e lascio perdere. l'ho indirizzato no? l'ho messo su un triciclo. risposta negativa, si volta pagina. avrei voluto diventasse un ciclista, problema mio, non suo.
per quanto riguarda la piscina, scusa ma "provare" costa sofferenza in caso sia allergico e non auguro nemmeno al mio peggior nemico di vedere il proprio figlio (piccolo per di più,tre anni) essere in crisi respiratoria, perchè poi? perchè dovrei farlo nuotare? perchè dovrei... in base a quale regola? sociale? di buon senso comune?
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Gio Mar 31, 2011 1:16 am

Ciao a tutti, leggevo questo topic interessante, anche se ancora figli non ne ho, ma penso che i bambini non si debbano sforzare ... non si tratta di non mangiare o non bere, quindi di funzioni vitali ma di cose che dovrebbero fare loro piacere e divertirli. Non gli piace pedalare adesso, magari tra sei mesi o un anno gli piacerà o magari no non é grave. Come quei bambini (maschietti) a cui non piace giocare al pallone, sembra che non sia possibile che a un maschio non piaccia giocare al pallone, i padri rimangono delusi e i compagni di scuola lo deridono. Mah?
é giusto che il bambino impari ad andare in bicicletta e impari a nuotare, (puo' farlo anche a 6-7 anni se ora non gli interessa) tutto di guadagnato per lui ma se poi non ha voglia di andare in piscina o in bici non puoi costringerlo. Adesso poi a tre anni é piccolo magari a 5 o 6 sarà lui a guardare gli altri bambini e a dire cosa ha voglia di fare. Un genitore a mio avviso deve illustrargli le possibilità e incoraggiarlo, se poi al bambino non interessa secondo me non é conveniente sforzarlo, avrebbe un rifiuto ancora maggiore. Io mi ricordo che da piccola i miei non mi hanno mai detto vai in bici o vai sui pattini o fai nuoto o judo. Ero io che dicevo loro cosa volevo fare. A 5 anni ho chiesto di iniziare danza, a 7 anni volevo imparare a nuotare, a 8 volevo pattinare etc.
Per quanto riguarda la piscina e il bimbo di Ros credo che il medico le avrà consigliato come comportarsi a riguardo.
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Gio Mar 31, 2011 2:34 am

Dunque, innanzitutto colgo l'occasione per ringraziare le plurimamme intervenute numerose a dare suggerimenti utili sulla base della loro esperienza g28

Tutte sedicenti buone amiche ma solo finché si tratta di scambiarsi ricette eh deluso

Ros stavolta ho tagliato via non quello che condivido ma la parte che non era rivolta a me poi quello che non ho capito. Cerco di rispondere al resto.

Rossanfo ha scritto:

@Rasp : termine controverso "ipertimia", parla di tono affettivo...non si capisce bene e anche esistesse, è solo un concetto fittizio, la psicologia ne è piena (basti pensare alla sessuologia, materia creata ad hoc per farsi seghe mentali).

Va bene, era una mia ipotesi comunque si tratta solo di mettersi d'accordo sui termini, sono sicuro che hai capito cosa intendevo.

Rossanfo ha scritto:
scompenso...mi sono messa a parlare sulla tua falsa riga perchè chi mi pone davanti dei "dogmi" del tipo : mai sentito un bambino di tre anni che non pedala, alias deve pedalare, allora utilizzo lo stesso linguaggio, ossia mi parli in maniera pressochè dogmatica, la filosofia del dubbio non ti è consona? allora io ti parlo con termini che chi usa vivere in quel modo utilizza per potermi far capire.

Innanzitutto non so a che falsariga ti riferisci, ripeto di scompensi hai parlato tu per prima non io. Poi se tu classifichi come "Dogmi" saper andare in bici o allacciarsi le scarpe, allora stiamo discutendo su basi diverse ed il confronto si fa difficile; quanto alla filosofia del dubbio, è la mia: io dubito che sia usuale per un bimbo di "Tre" anni non voler andare in triciclo, poi se lo fa a quattro o a cinque non credo abbia importanza.

Rossanfo ha scritto:

detto ciò non dico che non si debba indirizzare un bambino, ma bisogna vedere come lo indirizzi...con l'ansia che non possa essere come tu vuoi?

Mai detto questo, semmai io sostengo il contrario, al bambino vanno presentate tutte le opzioni possibili perché si scelga quella che più gli piace (Non esiste solo il triciclo) a prescindere da quello che piacerebbe ai genitori. Siamo sicuri di stare facendolo?

Rossanfo ha scritto:
con leggerezza? bhè, io l'ho messo sul triciclo mio figlio, ma non vuole pedalare, forse per dispetto, forse non gli piace,, forse non gli ispira, ma non vuole e lascio perdere. l'ho indirizzato no? l'ho messo su un triciclo. risposta negativa, si volta pagina. avrei voluto diventasse un ciclista, problema mio, non suo.

Correttissimo. Sono state presentate delle alternative? Poi ripeto, stiamo speculando perché a mio parere è presto per dirlo, può benissimo essere questione di tempo. Giusto avere pazienza.

Rossanfo ha scritto:
per quanto riguarda la piscina, scusa ma "provare" costa sofferenza in caso sia allergico e non auguro nemmeno al mio peggior nemico di vedere il proprio figlio (piccolo per di più,tre anni) essere in crisi respiratoria,

Per il mare però ci hai provato più volte:

Rossanfo ha scritto:

acqua: io vivo al mare, aveva 18 mesi quando ho iniziato a metterlo in acqua d'estate. broncospasmo.
ci riprovo: broncospasmo. ci provo l'anno dopo: broncospasmo.
il mare gli fa male. la piscina devo ancora provarla ma ho paura della medesima reazione anche se per altri motivi (cloro, quelli per cui anche tu Boccadorata hai avuto asma).

Comunque io un'idea te la do: chiedi a lui se vuole provare. Gli puoi spiegare che alla peggio può andare storta e si rimanda il tutto quando il problema del broncospasmo si risolve; se dice di no, amen.

Rossanfo ha scritto:
perchè poi? perchè dovrei farlo nuotare? perchè dovrei... in base a quale regola? sociale? di buon senso comune?

Di buon senso comune. Non necessariamente adesso, ma saper nuotare fa parte delle normali capacità di un individuo come camminare e prima o poi imparerà. Per dirtene una, qui il nuoto fa parte del programma scolastico a partire dai 6 anni, e fa parte degli esami di maturità con tanto di punteggio.

@Danina: molto sensato il tuo intervento, ma qui non credo (Io cerco di non farlo) si stia discutendo se sia giusto o meno obbligare i figli ad un certo tipo di attività piuttosto che un altro, bensì ricercando le cause di un rifiuto quantomeno inusuale. Come tu dici, "È giusto che il bambino impari ad andare in bicicletta e impari a nuotare", poi dopo farà quello che più gli piace ma dopo aver conosciuto le possibilità.

Concludo citando la mia esperienza personale: ho imparato a nuotare molto tardi, a 9 anni e mi ci sono voluti 2 corsi perché avevo, dovuto ad un paio di spaventi presi in colonia al mare, una paura folle dell'acqua. Non appena sono stato in grado di fare una vasca a rana, mia madre (La quale, sia detto per inciso, non è mai stata una sportiva) mi ha iscritto ad una società di nuoto e mi ha obbligato a frequentare regolarmente gli allenamenti, che io odiavo a tal punto da "Marinarli" facendomi buttare fuori prima da una società poi anche dall'altra per iscrivermi (Volontariamente) all'età di 15 anni a quella di pallanuoto. Se oggi sono tanto in forma, sia fisicamente sia mentalmente a livello di autodisciplina, lo devo in gran parte anche a quegli anni e non perdo occasione per ringraziare mia madre per avermi indirizzato così.
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Gio Mar 31, 2011 5:33 am

A costo di sembrare brusca:
Chi non ha figli difficilmente si può calare nel ruolo di educatore di "figli"!
Sono un'insegnante oltre che mamma, sono due cose completamente diverse!
Educare un figlio mette in gioco emotività e altre variabili che un'"educatore" in senso più ampio non riscontra o trova solo in modo marginale.
E' molto più facile fare gli "educatori" che i genitori!
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Gio Mar 31, 2011 12:44 pm

Rasputin ha scritto:


quanto alla filosofia del dubbio, è la mia: io dubito che sia usuale per un bimbo di "Tre" anni non voler andare in triciclo, poi se lo fa a quattro o a cinque non credo abbia importanza.

non è propriamente filosofia del dubbio sagace

Citazione :
Rossanfo ha scritto:

detto ciò non dico che non si debba indirizzare un bambino, ma bisogna vedere come lo indirizzi...con l'ansia che non possa essere come tu vuoi?

Mai detto questo, semmai io sostengo il contrario, al bambino vanno presentate tutte le opzioni possibili perché si scelga quella che più gli piace (Non esiste solo il triciclo) a prescindere da quello che piacerebbe ai genitori. Siamo sicuri di stare facendolo?

parliamone in pvt, si fa complessa...


Citazione :

Rossanfo ha scritto:
perchè poi? perchè dovrei farlo nuotare? perchè dovrei... in base a quale regola? sociale? di buon senso comune?

Di buon senso comune. Non necessariamente adesso, ma saper nuotare fa parte delle normali capacità di un individuo come camminare e prima o poi imparerà. Per dirtene una, qui il nuoto fa parte del programma scolastico a partire dai 6 anni, e fa parte degli esami di maturità con tanto di punteggio.

fatico ad essere d'accordo.



Citazione :
Concludo citando la mia esperienza personale: ho imparato a nuotare molto tardi, a 9 anni e mi ci sono voluti 2 corsi perché avevo, dovuto ad un paio di spaventi presi in colonia al mare, una paura folle dell'acqua. Non appena sono stato in grado di fare una vasca a rana, mia madre (La quale, sia detto per inciso, non è mai stata una sportiva) mi ha iscritto ad una società di nuoto e mi ha obbligato a frequentare regolarmente gli allenamenti, che io odiavo a tal punto da "Marinarli" facendomi buttare fuori prima da una società poi anche dall'altra per iscrivermi (Volontariamente) all'età di 15 anni a quella di pallanuoto. Se oggi sono tanto in forma, sia fisicamente sia mentalmente a livello di autodisciplina, lo devo in gran parte anche a quegli anni e non perdo occasione per ringraziare mia madre per avermi indirizzato così.
ecco...esatto: la tua esperienza, un'altra persona poteva rimanere scioccata e non intraprendere mai più un'attività fisica in vita sua. dipende dalla "caratterialità".
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Gio Mar 31, 2011 12:56 pm

Rossanfo ha scritto:


parliamone in pvt, si fa complessa...

ok dettagli altresì in pvt (Belle amiche che hai qui eh vomito )


Rossanfo ha scritto:
fatico ad essere d'accordo.

Cerca di farcela. Se no anche leggere e scrivere...diventa un problema.


Rossanfo ha scritto:

ecco...esatto: la tua esperienza, un'altra persona poteva rimanere scioccata e non intraprendere mai più un'attività fisica in vita sua. dipende dalla "caratterialità".

Cos'è?
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Gio Mar 31, 2011 2:44 pm

Temo di essere d'accordo con Raspuntin, sarà un problema di vecchia scuola... g28
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Gio Mar 31, 2011 11:14 pm

Citazione :



Rossanfo ha scritto:
fatico ad essere d'accordo.

Cerca di farcela. Se no anche leggere e scrivere...diventa un problema.
meramente provocatorio. sagace
se diventerà un problema cercherò di superarlo perchè in quanto genitore lo indirizzo secondo ciò che ritengo più appropriato. delle priorità si devono stabilire se vogliamo far parte della società,leggere e scrivere fanno parte di queste,pedalare no,nuotare no.

ci tengo a precisare che voglio far fare sport a mio figlio e non appena sarà in grado (penso tra qualche mese) proverò diverse cose, se non glie ne piacerà nemmeno una...tans pis.

Citazione :
Rossanfo ha scritto:

ecco...esatto: la tua esperienza, un'altra persona poteva rimanere scioccata e non intraprendere mai più un'attività fisica in vita sua. dipende dalla "caratterialità".

Cos'è?


in effetti non è facile da spiegare anche perchè non c'è una definizione precisa dal momento che noi siamo un agglomerato di input che recepiamo. ma è anche vero che dopo gli input iniziali (neonatali) abbiamo tutti caratteristiche differenti a livello cerebrale e fisico che ci permetteranno di propendere per una cosa piuttosto che un'altra. in questo spazio risiede l'autodeterminazione.

domanda: figlio di atei, secondo la tua visione, per analogia, dovrebbe essere indottrinato a cattolicesimo, induismo, buddismo etc...?


@ Boccadorata: in cosa nello specifico sei d'accordo con Ras? no perchè io non sto dicendo altro che non forzo mio figlio se non vuole andare in bicicletta per il semplice fatto che è giusto farlo.
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Ven Apr 01, 2011 2:49 am

Rossanfo ha scritto:

meramente provocatorio. sagace
se diventerà un problema cercherò di superarlo perchè in quanto genitore lo indirizzo secondo ciò che ritengo più appropriato. delle priorità si devono stabilire se vogliamo far parte della società,leggere e scrivere fanno parte di queste,pedalare no,nuotare no.

Saper leggere e scrivere, saper andare in bicicletta e più tardi guidare l'auto, saper camminare e nuotare non ti paiono attività basilari? Allora siamo messi male. Come ho già detto, qui il nuoto è materia scolastica ed anche d'esame di maturità. Ho sottolineato i "Saper" per prevenire ulteriori distorsioni (Vedi proprio qui sotto), una cosa è saper andare in bici ed un'altra è fare del ciclismo, lo stesso dicasi per il nuoto.

Rossanfo ha scritto:
ci tengo a precisare che voglio far fare sport a mio figlio e non appena sarà in grado (penso tra qualche mese) proverò diverse cose, se non glie ne piacerà nemmeno una...tans pis.

Ribadisco, non confondiamo: una cosa è fare dello sport, cosa che per me comunque dovrebbe far parte della vita di ciascuno, non a caso ad esempio sulla mia polizza della mutua privata nel questionario c'erano domande relative alle attività fisiche e quali e le risposte influiscono sul premio di assicurazione che pago, un'altra cosa è saper fare delle attività basilari non solo nel vivere comune ma anche a livello di sicurezza personale ed autostima.

Rossanfo ha scritto:

ecco...esatto: la tua esperienza, un'altra persona poteva rimanere scioccata e non intraprendere mai più un'attività fisica in vita sua. dipende dalla "caratterialità".

A parte il termine, io ne dubito. Perché? Perché ad una certa età i bambini sono "Plasmabili", e secondo me uno dei compiti dei genitori è appunto di "Plasmarli" (Io ho usato il termine "Indirizzarli), esempio quando si tratta di sport, escludiamo quindi il saper nuotare che serve anche a venirne fuori se si casca in acqua, va prospettato l'intero spettro delle possibilità, cosa ti piacerebbe fare, corsa, ginnastica, pallacanestro, eccecc. Ma almeno un'attività sportiva è parte del processo formativo di una persona, e non sono io a dirlo.

Rossanfo ha scritto:
in effetti non è facile da spiegare anche perchè non c'è una definizione precisa dal momento che noi siamo un agglomerato di input che recepiamo. ma è anche vero che dopo gli input iniziali (neonatali) abbiamo tutti caratteristiche differenti a livello cerebrale e fisico che ci permetteranno di propendere per una cosa piuttosto che un'altra. in questo spazio risiede l'autodeterminazione.

Quella si esercita a partire dalla maggiore età. Fino ad allora è compito dei genitori stabilire direzioni, scelte e limiti secondo il loro giudizio e per il bene dei figli, salva rimanendo la massima libertà di scelta possibile.

Rossanfo ha scritto:
domanda: figlio di atei, secondo la tua visione, per analogia, dovrebbe essere indottrinato a cattolicesimo, induismo, buddismo etc...?

Scusami ma questo è un paragone ad minchiam specchio , stento a credere che lo abbia fatto tu. Forse ti sfugge la provata utilità pratica delle succitate attività concrete, della quale, immagino concorderai, né io né te scorgiamo l'ombra in queste che sono dottrine e non sono né concrete, né pratiche e nemmeno attività.
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Ven Apr 01, 2011 6:20 am

Citazione :
Citazione :
meramente provocatorio. sagace
se diventerà un problema cercherò di superarlo perchè in quanto genitore lo indirizzo secondo ciò che ritengo più appropriato. delle priorità si devono stabilire se vogliamo far parte della società,leggere e scrivere fanno parte di queste,pedalare no,nuotare no.

Saper leggere e scrivere, saper andare in bicicletta e più tardi guidare l'auto, saper camminare e nuotare non ti paiono attività basilari? Allora siamo messi male. Come ho già detto, qui il nuoto è materia scolastica ed anche d'esame di maturità. Ho sottolineato i "Saper" per prevenire ulteriori distorsioni (Vedi proprio qui sotto), una cosa è saper andare in bici ed un'altra è fare del ciclismo, lo stesso dicasi per il nuoto.
[/quote]

lì da te, qui c'è gente che non sa nuotare.



Citazione :
Rossanfo ha scritto:

ecco...esatto: la tua esperienza, un'altra persona poteva rimanere scioccata e non intraprendere mai più un'attività fisica in vita sua. dipende dalla "caratterialità".

A parte il termine, io ne dubito. Perché? Perché ad una certa età i bambini sono "Plasmabili", e secondo me uno dei compiti dei genitori è appunto di "Plasmarli" (Io ho usato il termine "Indirizzarli), esempio quando si tratta di sport, escludiamo quindi il saper nuotare che serve anche a venirne fuori se si casca in acqua, va prospettato l'intero spettro delle possibilità, cosa ti piacerebbe fare, corsa, ginnastica, pallacanestro, eccecc. Ma almeno un'attività sportiva è parte del processo formativo di una persona,

io non ho fatto nessun tipo di sport da bambina, NESSUNO! ero asmatica e sempre malata...mi sembra di essere diventata una persona alla stregua di ciò che vedo intorno a me (purtroppo).

Citazione :
e non sono io a dirlo.

che sia tu o una schiera di scienziati plurilaureati a me non crea molta differenza.


Citazione :

Rossanfo ha scritto:
domanda: figlio di atei, secondo la tua visione, per analogia, dovrebbe essere indottrinato a cattolicesimo, induismo, buddismo etc...?

Scusami ma questo è un paragone ad minchiam specchio , stento a credere che lo abbia fatto tu. Forse ti sfugge la provata utilità pratica delle succitate attività concrete, della quale, immagino concorderai, né io né te scorgiamo l'ombra in queste che sono dottrine e non sono né concrete, né pratiche e nemmeno attività.
[/quote]

l
francamente non lo trovo per nulla un paragone ad minchiam. l'ho fatto provocatoriamente perchè so come la pensi tu.ma non è quello che pensa un'altra persona magari meritevole di stima per altri motivi.
come fa un adulto a "scegliere" se credere o meno se non gli dai un ventaglio di dottrine davanti? se non lo fai allora lo indirizzi per come tu genitore ritieni meglio. meglio per te. non per tutti. un cattolico fervente sverrebbe al pensiero che non battezzi tuo figlio, eppure per te è una sciocchezza.
l'attività fisica è importante, ma non è basilare per lo sviluppo di un essere umano, ci siamo evoluti senza fare sport, ma facendo solo attività funzionali alla nostra esistenza (la caccia). in origine non esistevano biciclette, non esisteva nemmeno la ruota!
ti trovo molto integrato Ras, io mi sento più apocalittica...(parafrasando Eco).
winky
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Ven Apr 01, 2011 11:58 am

Rossanfo ha scritto:

lì da te, qui c'è gente che non sa nuotare.

Ti sembra una bella cosa? A me sembra una delle caratteristche di un paese sottosviluppato.

Rossanfo ha scritto:

io non ho fatto nessun tipo di sport da bambina, NESSUNO! ero asmatica e sempre malata...mi sembra di essere diventata una persona alla stregua di ciò che vedo intorno a me (purtroppo).

Però vedi che hai scoperto, anche senza essere stata indirizzata, il valore che può avere un po' di attività fisica. Un problema cronico nell'infanzia ovviamente costituisce buona ragione per l'esonero, poi se il soggetto è sufficientemente intelligente ci arriva da solo, esattamente il tuo caso mi pare winky

Rossanfo ha scritto:

che sia tu o una schiera di scienziati plurilaureati a me non crea molta differenza.

Alora non ti puoi fidare di nulla e probabilmente scrivi da un posto con le pareti imbottite mgreen


Rossanfo ha scritto:

francamente non lo trovo per nulla un paragone ad minchiam. l'ho fatto provocatoriamente perchè so come la pensi tu.ma non è quello che pensa un'altra persona magari meritevole di stima per altri motivi.
come fa un adulto a "scegliere" se credere o meno se non gli dai un ventaglio di dottrine davanti? se non lo fai allora lo indirizzi per come tu genitore ritieni meglio. meglio per te. non per tutti. un cattolico fervente sverrebbe al pensiero che non battezzi tuo figlio, eppure per te è una sciocchezza.
l'attività fisica è importante, ma non è basilare per lo sviluppo di un essere umano, ci siamo evoluti senza fare sport, ma facendo solo attività funzionali alla nostra esistenza (la caccia). in origine non esistevano biciclette, non esisteva nemmeno la ruota!
ti trovo molto integrato Ras, io mi sento più apocalittica...(parafrasando Eco).
winky

Lo sport e determinate attività psicomotorie come nuotare, andare in bici e guidare un autoveicolo non sono dottrine. Ecco perchè il paragone era, e rimane, ad minchiam saluto
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MessaggioTitolo: Re: "educare" un bambino.   "educare" un bambino. Icon_minitime1Ven Apr 01, 2011 12:11 pm

Citazione :

lì da te, qui c'è gente che non sa nuotare.

Ti sembra una bella cosa? A me sembra una delle caratteristche di un paese sottosviluppato.

ti do ragione e non ho detto che sia una bella cosa...



Citazione :
Rossanfo ha scritto:

che sia tu o una schiera di scienziati plurilaureati a me non crea molta differenza.

Alora non ti puoi fidare di nulla e probabilmente scrivi da un posto con le pareti imbottite mgreen


finalmente l'hai capito g47

Citazione :
Rossanfo ha scritto:

francamente non lo trovo per nulla un paragone ad minchiam. l'ho fatto provocatoriamente perchè so come la pensi tu.ma non è quello che pensa un'altra persona magari meritevole di stima per altri motivi.
come fa un adulto a "scegliere" se credere o meno se non gli dai un ventaglio di dottrine davanti? se non lo fai allora lo indirizzi per come tu genitore ritieni meglio. meglio per te. non per tutti. un cattolico fervente sverrebbe al pensiero che non battezzi tuo figlio, eppure per te è una sciocchezza.
l'attività fisica è importante, ma non è basilare per lo sviluppo di un essere umano, ci siamo evoluti senza fare sport, ma facendo solo attività funzionali alla nostra esistenza (la caccia). in origine non esistevano biciclette, non esisteva nemmeno la ruota!
ti trovo molto integrato Ras, io mi sento più apocalittica...(parafrasando Eco).
winky

Lo sport e determinate attività psicomotorie come nuotare, andare in bici e guidare un autoveicolo non sono dottrine. Ecco perchè il paragone era, e rimane, ad minchiam saluto
[/quote]

bhè se non vuoi fare lo sforzo analitico... per me continua a non essere ad minchiam pernacchia
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