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MessaggioTitolo: cioccolato   cioccolato Icon_minitime1Lun Mag 09, 2011 5:53 am

http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/cioccolato-light-tavolette-a-confronto/

secondo voi il cuorenero senza succhero non potrebbe andare. ha pochissime calorie rispetto agli altri, contiene molta inulina, ha il burro di cacao messo come quarto ingrediente (mentre qualcuno ce l'ha come primo addirittura) e per quanto riguarda i dolcificanti l'acesulfame è proprio in fondo e l'eritritolo ha ig pari a zero e dicono sia il migliore dei dolcficanti, non è chimico ma presente nella frutta e nei cibi fermentati...non so se è vero. Che ne pensate?

Da wikipedia:
L'eritritolo ((2R,3S)-butan-1,2,3,4-tetraolo, o E968) è un polialcol naturalmente presente nella frutta e nei cibi fermentati.[1] È utilizzato con successo come dolcificante naturale in quanto ha zero calorie ma un ottimo sapore, privo di retrogusti.[2] A livello industriale è ottenuto da substrati zuccherini (amido, glucosio, saccarosio, ecc.) tramite fermentazione microbica ad opera di lieviti osmofili selezionati (es. Moniliella pollinis).[3]
In Giappone e negli Stati Uniti è approvato e disponibile da più di un decennio.[4] Nel 2006 la Commissione Europea ha inserito l'eritritolo nell'elenco degli additivi alimentari
polivalenti (2006/52/CE) e l'approvazione è risultata definitiva nel
febbraio 2008. Con la Direttiva 2008/100/CE la Commissione ha
riconosciuto e assegnato all'eritritolo valore energetico pari a 0
kcal/gr. Poiché l'eritritolo non possiede solo proprietà edulcoranti il suo impiego è stato autorizzato per le stesse applicazioni alimentari degli altri polioli e alle stesse condizioni d'impiego.[5]
Come additivo alimentare l'eritritolo può svolgere diverse funzioni,
ma viene impiegato soprattutto come dolcificante: il profilo aromatico
è molto simile al saccarosio,
con un potere dolcificante pari a circa il 60-70% e questo lo rende
un'utile alternativa allo zucchero tradizionale; usato in combinazione
a dolcificanti intensivi può aumentare la dolcezza degli ingredienti,
aggiungere corposità e mascherare retrogusti indesiderati.
Anche grazie alle ridotte dimensioni (scheletro a quattro atomi di carbonio) e al basso peso molecolare (122.12 g mol-1), il profilo metabolico dell'eritritolo è unico. Oltre il 90% dell'eritritolo ingerito è assorbito prontamente nel piccolo intestino attraverso diffusione passiva. Questa frazione non viene metabolizzata e viene escreta immodificata attraverso le urine. La frazione rimanente (< 10%) raggiunge il grande intestino
dove è solo parzialmente metabolizzata. Di conseguenza, il valore
calorico complessivo dell'eritritolo è bassissimo e varia da 0 ad un
massimo di 0,2 kcal/gr.[6][7]
L'eritritolo ha una tolleranza digestiva molto più elevata rispetto agli altri polialcoli i quali, consumati in quantità elevate, possono provocare effetti collaterali indesiderati a livello intestinale (rilassamento, crampi addominali, flatulenza, diarrea).
Studi clinici hanno evidenziato che negli adulti gli effetti
gastrointestinali in seguito all'assunzione di eritritolo fino ad 1
gr/Kg di peso corporeo (per un massimo di 80 g/giorno) non differiscono
statisticamente da quelli provocati dall'assunzione di simili livelli
di saccarosio.[7]
L'eritritolo è caratterizzato da valori pressoché nulli di indice glicemico (IG) e indice insulinemico (II) e rappresenta quindi un valido ingrediente sostitutivo del saccarosio per ridurre l'impatto glicemico della dieta, adatto ai soggetti a rischio o affetti da diabete.[8]
Studi recenti hanno inoltre evidenziato l'attività antiradicalica dell'eritritolo, che ha dimostrato essere un ottimo scavenger di radicali ossidrilici, con proprietà protettive per le membrane cellulari. L'eritritolo agisce quindi come antiossidante in vivo e può aiutare a ridurre l'impatto glicemico degli alimenti e delle bevande, contrastando gli effetti dei radicali liberi indotti dall'iperglicemia.[9]
L'eritritolo è stato certificato come prodotto tooth-friendly.
La sua acariogenicità è ampiamente dimostrata: l'eritritolo non viene
convertito in acidi dai batteri presenti nella bocca, pertanto non
favorisce la carie dentale. Al contrario, sembra avere un ruolo protettivo, analogo a quello dello xilitolo, contro la placca batterica.[10]
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MessaggioTitolo: Re: cioccolato   cioccolato Icon_minitime1Lun Mag 09, 2011 6:39 am

Peccato che...
Dal libro SAFE FOOD da Michael F. Jacobson, Ph.D, Lisa Lefferts e Anne Garland


    "Acesulfame K, venduto commercialmente come Sunette o Sweet One, è stato approvato dalla FDA nel 1988 come sostituto dello zucchero in forma di pacchetto o di compresse, in gomma da masticare, asciutto miscele per bevande, caffè solubile e tè, dolci di gelatina, budini e creme nondairy . Il produttore ha chiesto alla FDA di approvare acesulfame K per le bibite analcoliche e prodotti da forno.

    Il pubblico è in attesa di un dolcificante artificiale che è indiscutibilmente sicuro. Anche rispetto al aspartame e la saccarina (che sono afflitti con la loro stessa sicurezza publems - vedi sotto), acesulfame K è la peggiore. L'additivo è sufficientemente testato, la FDA ha basato la sua approvazione il test di acesulfame K, che è venuta meno agli stessi della FDA. Ma anche le prove indicano che l'additivo provoca il cancro negli animali, il che significa che possono aumentare il rischio di cancro negli esseri umani. Nel l987, CSPI ha invitato la FDA a non approvare acesulfame K, ma è stato ignorato. Dopo la FDA ha dato la sua benedizione chimico, che IAT CSPI ha esortato essere vietato. La FDA non si è ancora pronunciato su tale richiesta. "

Dalla pagina web del CSPI:
... acetoacetamine, un prodotto di scarto, ha mostrato di influenzare la tiroide nei ratti, conigli e cani. Somministrazione di 1% e 5% acetoacetamine nella dieta per tre mesi ha causato tumori benigni della tiroide nei ratti. " La rapida comparsa di tumori solleva gravi interrogativi circa la potenza chemicalÕs cancerogeno ".

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cioccolato 630278 gli addttivi chimici approvati dalle mulitnazionali non tengono conto della salute...meglio evitarli...fate vobis...Miluncino
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