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 Femminicidio

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Rasputin
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Rasputin


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MessaggioTitolo: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Lun Giu 10, 2013 2:14 pm

Questo scritto ha provocato un'infuocata discussione in un altro forum, sono curioso di cosa ne risulta qui:

Citazione :
Un'altro scritto di Uriel Fanelli che, guarda un po' condivido al 150% 🆗 mgreen

Citazione :
Da qualche giorno vedo diverse email riguardo il solito problema del "femminicidio". DI solito non me ne occupo in questi termini, perche' affermare che uccidere una donna sia piu' grave che uccidere un uomo e' come dire che uccidere un uomo sia MENO grave che uccidere una donna. Si tratta di un'affermazione stupida e illogica. Ma in questi giorni sono accadute cose che hanno richiamato in me ricordi diversi.
La prima domanda che occorre porsi quando si va a vedere il numero di donne uccise da uomini e' che tali uomini siano loro familiari nella stragrande maggioranza dei casi. In questo senso, occorre porsi una domanda: per quale motivo il pericolo arriva dal conosciuto e non dallo sconosciuto?

La logica vorrebbe che si incontri piu' facilmente il pericolo incontrando sconosciuti , o camminando in luoghi sconosciuti, che quando camminiamo in luoghi piu' conosciuti. Se ti imbatti in un pericolo in un luogo sconosciuto sei in una situazione piu' logica di quando ti imbatti in un pericolo in un luogo conosciuto. Per questo cio' che e' sconosciuto fa piu' paura: essenzialmente, associamo alle situazioni sconosciute, ai luoghi mai visti e alle persone mai incontrate prima un livello di pericolo piu' alto.

Se andiamo sul particolare, notiamo tre cose:

Le donne picchiate o uccise sapevano che quell'uomo era pericoloso.
Le donne picchiate o uccise sapevano che in casa correvano pericoli.

Certo la stampa va a nozze con la storia che le vittime avevano denunciato ma la polizia non ci ha fatto nulla. E' come dire che qualcuno ti aggredisce, tu chiami la polizia ma non fuggi. Probabilmente tu chiami la polizia E fuggi. Come si deve fare di fronte ad ogni pericolo.
Cosi' abbiamo DUE domande generiche:
Perche' cosi' tante donne non fuggono da compagni violenti?
Perche' cosi' tante donna VIVONO con compagni violenti?

Alla prima domanda puoi rispondere solo indagando sui vincoli materiali, quando parliamo della seconda invece il problema e' diverso.

E' diverso perche' sapere che un maschio sia un prepotente, o un violento, non e' questione del senno di poi. E' questione del senno di PRIMA.

Se vado indietro nel tempo, quando ero un pochino un alieno tra i coetanei e certe cose le vedevo "da fuori", posso ragionevolmente dire una cosa: il maschio violento PIACE.

PIACE.

Vado indietro con la memoria al mio liceo. Gli adolescenti sono psicopatici a modo loro, e vivono in tempesta ormonale, ma ricordo i miei compagni di classe con una certa chiarezza. Alcuni erano dei prepotenti rodomonti dai voti pessimi , vestiti alla moda e atteggiamenti che all'epoca erano detti "rambismo". Ma non erano tutti. C'erano il Simone introverso e riflessivo, che reagiva alla forza solo se costretto. C'era il giuseppe grande e grosso , tutto sport e famiglia. Gia' evitavano di litigare con lui perche' era grosso e alto, poi lui se ne stava molto tranquillo a farsi gli affari suoi. C'era il Davide un poco lento ma decisamente una persona innocua. C'era Alberto il secchione, libri e casa. Mai visto litigare.

Poi c'erano quelli che definivamo "i stianaz", in ferrarese per indicare persone rissose, cazzoni violenti, oggi forse diremmo balordi.

Ora, visti da fuori i maschi meno violenti, piu' sensibili, per certi versi visibilmente dolci, per le ragazze erano trasparenti. Trasparenti sul serio. Come se non esistessero. Perche' erano sistematicamente e solo attratte dai peggiori.

Voglio dire, se un tizio ogni santa domenica va a tifare per una squadra che piu' del tifo ha il colera, come il Migliaro, e trova anche il modo di scazzottarsi, e se ne vanta, e io fossi una donna, eviterei a tutti i costi di trovarmi nella stessa stanza con lui. Cioe', tu lo SAI che e' violento. Se un altro tizio opprime e rompe le palle agli altri compagni minacciandoli e tormentandoli, specialmente i piu' deboli, e io fossi una donna, lo eviterei come la peste.

Ma non era proprio quello che ricordo. I piu' ricercati , per tutta l'adolescenza, erano rigorosamente quelli dagli atteggiamenti piu' evidentemente violenti ed aggressivi. C'era solo da scegliere tra altri ragazzi , alcuni anche belli, ma poco aggressivi, poco vistosi, dall'atteggiamento educato e gentile. Ma loro sceglievano altrimenti, TUTTE. Anzi: la cosa era cosi' marcata che anche ragazzi poco adatti al ruolo, cioe' ragazzi che non stavano con la violenza neanche a morire, "facevano gli sboroni", ovvero fingevano di essere violenti, aggressivi e prepotenti al solo scopo di piacere alle ragazze.

Ora, occorre una riflessione su questo.

Che genere di mondo ci aspettiamo, riguardo al "femminicidio", se le ragazze sin da adolescenti preferiscono il maschio piu' violento e trovano letteralmente trasparenti i maschi meno aggressivi? Se passano l'adolescenza a fidanzarsi con teppisti e bulli coi quali - a ragion veduta- dovrebbero temere di rimanere da sole nella stessa stanza, che genere di destino otterranno?

Quando ero in Marina potevo osservare equipaggi piu' corposi di maschi. Se chiudete un centinaio di ventenni in una nave per mesi e poi li rilasciate in una citta', ovviamente usciranno dalla nave col preciso scopo di accoppiarsi. Il problema e': chi ci riesce? Anche in questo caso, ad adolescenza finita, devo dire che la situazione non cambiava molto. Quelli piu' efficaci erano quelli che sorvegliavo per evitare nonnismo, i piu' aggressivi e i piu' violenti. Persone con le quali una donna avrebbe dovuto evitare di avere qualcosa a che fare, erano invece i piu' richiesti. Giravo per la citta' e incontravo i marinai piu' scolarizzati, meno aggressivi e piu' giudiziosi insieme a farsi le pizze o in giro per cinema, o in giro per la citta' , di solito non accompagnati, e i "peggiori" sempre con la loro "preda" a fianco.

Anche i ricordi universitari, e anche quelli che ho avendo fatto il buttafuori in alcune discoteche per pagarmi gli studi, non sono differenti. I problematici erano quelli preferiti dalle ragazze.

Ho visto cambiare questo atteggiamento attorno ai 30/35+ anni quando improvvisamente le poche donne rimaste libere sembravano allora preferire i maschi MENO aggressivi, ma c'era da dire che quasi tutti i maschi (specialmente i piu' aggressivi) erano gia' accasati, e se facciamo una classifica, si erano presi le ragazze piu' "gettonate" . Interessante, perche' se questo e' il risultato di una selezione, otteniamo qualcosa come l'elemento alfa di un branco di lupi che si accoppia solo con l'elemento alfa di un branco di lupe.

Sembra sensato, almeno per i lupi , ma il punto e' che l'elemento alfa del branco umano viene misurato -e preferito - per la sua violenza, prepotenza, agressivita'. Se ha senso per una lupa stare con il maschio che picchia tutti gli altri, NON ha affatto senso per una donna stare con l'uomo che aggredisce fisicamente e picchia tutti gli altri -ammesso che non sia in carcere.

Il "femminicidio" domestico e' il risultato OVVIO di una societa' ove le ragazze PREFERISCONO sin dall'infanzia il maschio piu' violento, piu' prepotente e piu' aggressivo. Una dinamica simile non puo' produrre altro.

Questi maschi non vengono evitati, discriminati o guardati con paura, come sarebbe logico fare. Sono addirittura PREFERITI agli altri.

Mi focalizzo su questo punto perche' e' il punto focale. Un tizio stupido e aggressivo ha MOLTE piu' possibilita' di trovare la ragazza dei suoi sogni per almeno tutta l'adolescenza e deve comunque lottare sino ai 30 anni. Almeno la componente delle coppie che si formano in giovane eta' e' fatta da questi elementi. Quando si arriva alla violenza, queste donne - che quasi sempre si sono sposate giovani : consideriamola prova a fortiori - non possono dire di non sapere che il compagno non fosse aggressivo e violento. Lo hanno scelto per questo.

A quel punto arriva il problema della naming convention. Ovvero del rinominare qualcosa.

Facciamo un esempio stupido. Quando ero giovane e molto testosteronico un ratto di fiume uccise uno dei miei gatti. Un giorno vidi un rattone (che io supponevo essere il colpevole) entrare nella "bugadara", una specie di lavanderia. Poiche' era semivuota e non c'erano nascondigli, presi un grosso bastone ed entrai. La topazza si mise a saltare e a stidere, e per pura fortuna riuscii a colpirla tipo baseball. Poi la finii al suolo.Poi andai da mio padre a vantarmene ma lui anziche' i complimenti mi fece un ronzatone violentissimo, dal momento che ero stato un idiota a chiudermi in una stanza con una bestiaccia cosi' forte e pericolosa e piena di leptospirosi.

Ora, immaginate che io avessi risposto : "ma quando sono con la pantegana mi sento sicuro!". Che e' la tipica risposta della cretina quando vi dice che ha scelto un idiota perche' e' forte e violento. Ovviamente c'e' un errore di fondo, ovvero il fatto che la pantegana non intende affatto proteggermi come la cretina suppone che il suo ragazzo faccia. La pantegana mi mordera' e mi attacchera' la leptospirosi. Allo stesso modo, se ti metti con un bullo chauvinista e facinoroso, nel lungo termine prima o poi iniziera' a menarti.

Qui c'e' il primo problema di nomenclatura, ovvero il fatto che la parola "sicurezza" viene piazzata a sproposito con un ragionamento del cazzo al preciso scopo di entrare nella stessa stanza con qualcuno che ti fara' del male.

Adesso andiamo alla seocnda fase. Ti sei messa col toro incazzato e vola la prima sberla. Il suggerimento sarebbe quello di fuggire ed in fretta.

Ma qui abbiamo il secondo stravolgimento dei termini. Per esempio, una cretina recentemente pestata dal moroso (e finita in ospedale per questo) ha appena "perdonato" il fidannzato violento. Se lo chiamiamo perdono e' facile vederlo come atto meritorio, quasi. Ma occorre dargli il nome corretto: la situazione per la quale un tizio ti picchia e tu non provi nessuno dei sentimenti legati all'inimicizia che l'atto implica non si chiama "perdono". Si chiama "atto di sottomissione".

Se io stramino di mazzate un tizio, e gli chiedo "hai qualche problema, pezzo di merda?" e lui mi dice "no, va bene, chiudiamola qui, senza rancore" non si parla di perdono: si chiama resa. Lui e' alla mia merce'. Io sono piu' forte, lo domino, e siccome per scelta non propaga il conflitto e si prende i danni, e' stato SOTTOMESSO. Fine.

Cosa succede quando io sottometto qualcuno, lo stramino di mazzate e quello mi dice che non ne nasce alcun odio o alcun conflitto, ovvero quando si arrende? Che messaggio mi da'? Mi da' un messaggio semplice semplice: "resa incondizionata". Posso disporre di lui come cazzo voglio, perche' l'ho sconfitto, abbattuto, e non ha nemmeno le forze per un sentimento di ostilita'.

Ora, come si chiama questa sottomissione, questa resa senza condizioni, questa volontaria subordinazione vessatoria nel linguaggio della cretina? Si chiama "ma io lo amoOOO!". Oppure, se preferite "io lo perdono"., o entrambe le cose.

Basta cambiare nome al concetto, e via: i nazisti perdonarono i sovietici che invasero Berlino, isn't it? Specialmente perche' erano appesi per il collo ad un ramo, ma dal punto di vista femminile questo e' amore.

Cosi', ho le idee molto chiare a riguardo: se esistesse quella che chiamo una "sana educazione al vaffanculo" e una certa "conoscenza del maschio", i bulletti aggressivi non vedrebbero toccherebbero una donna dai 14 anni sino alla morte, invece di essere al top dei piu' richiesti.

Il problema del "femminicidio" nasce da un preciso ordine nelle preferenze sociali, che inizia sin dall'adolescenza e si perpetua all'eta' adulta. Il problema si divide in due parti:

Il maschio piu' aggressivo, violento e prepotente e' il preferito rispetto ai maschi magari piu' riflessivi, piu' gentili , piu' educati e piu' dolci, che sono invece disprezzati.
Una volta conosciuto e approcciato il maschio peggiore possibile, anziche' fuggire dalla loro violnza queste donne si SOTTOMETTONO, rendendo pagante la violenza stessa, travestendo la sottomissione da "amore", "perdono" e non so che altro.

Non mi si dica che sia possibile "cambiare la cultura maschile" in queste condizioni. Finche' il maschio aggressivo, violento e prepotente e' preferito agli altri, che sono quasi invisibili per le coetanee, tutti faranno a gara per essere peggiori possibile.

Una sana educazione al vaffanculo , che lasci a secco i violenti (che sono perfettamente riconoscibili sin da adolescenti) , invertirebbe i termini della gara e sarebbero semmai i violenti a doversi mascherare e sembrare poi gentili. Il che presenta sempre un pericolo, ma almeno NON LO MOLTIPLICA.

Se uno vi ha fatto credere di essere gentile ed educato e poi e' un porco violento, siete state ingannate. Capita. Se lo mandate affanculo appena si manifesta, ha avuto giusto una chance e l'ha gettata via. Ma se lo scegliete per quanto e' "gangsta", e in seguito per quanto "vi fa sentire sicure" , cioe' per quanto e' violento e aggressivo, poi se vi mena , e voi lo perdonate pure, non dovete cacare il cazzo: non siete vittime, siete martiri volontarie.

Le martiri di una stupidita' che chiama "amore" o "perdono" la sottomissione.

In fondo, la morale e' sempre quella.
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Ultima modifica di Rasputin il Mar Giu 11, 2013 2:00 am - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Lun Giu 10, 2013 11:51 pm

hola Ras.. spero tutto bene!

ho letto attentamente il tuo intervento.. che dire??!! sono donna ed il ragionamento fatto per me non fa una grinza..

è molto forte come pensiero però 'purtroppo' ha un bel fondo di verità..

grazie..
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 12:43 am

ciao Rasp! da quanto tempo!!! è un piacere ritrovarti o meglio... rileggerti! hai sollevato un argomento molto delicato!!!

In linea generale, penso che questa persona che ha scritto il post sul femminicidio ha, in linea generale, delle idee che condivido.

Mi spiego.

Sono perfettamente d'accordo sul fatto che la gran parte delle donne sono attratte da uomini definibili "stronzi" piuttosto che da coloro che sono dolci e sensibili (bada che ho detto maggior parte - io gli stronzi li scarico nel wc), forse perchè non sono monotoni, è un po' come giocare con il fuoco, sono virili eccetera... anche nel mondo animale il maschio alfa è paragonabile allo "stronzo" mentre i sensibili in un branco sono i subordinati e, si sa, a loro e vietato accoppiarsi.

Se però rigiri il piatto dall'altra parte, dovrai anche osservare che, nel modo analogo, anche i maschi nella loro vita sono attratti (una gran parte) da tettone squinzie con più tette che cervello che nella vita vorrebbero far altro che metter su famiglia e fare figli e sformarsi... sono le classiche donne parassita senza cervello nè intelletto che accalappiano invece il maschio "sensibile" e anche quello "stronzo". Non mi dire che invece i maschi (liceali, universitari, marinai..etc,etc) sono invece attratti dalle ragazze sensibili e oneste, che non si mettono in mostra e che, magari, prima di dartela vogliono conoscerti per bene.



Ora, fatta questa premessa, vorrei sottolineare che questo può essere un CERTO motivo responsabile di liti domestiche, problemi familiari, relazioni interpersonali errate, litigi in famiglia... ma tra litigi, percosse e omicidio c'è una bella differenza.

Un esempio.

Io sono fidanzata da 5 anni e come ogni buona coppia che si rispetti capita che si litighi, a volte anche parecchio. Mai, e sottolineo MAI, è volato uno schiaffo.
Mia sorella è fidanzata con un ragazzo turco, spesso litigano e lo fanno in modo violento e chiassoso, si picchiano a vicenda e si insultano in malo modo. Poi fanno pace e si amano più di prima.
Io non sono per niente d'accordo, perchè sono una persona CONTRO ogni forma di violenza... anche se, devo dirla tutta, uno schiaffo a volte fa meno male della violenza psicologica.
Chi di noi non ha mai preso una bella cinquina nel muso da un genitore? Io personalmente sono stata inseguita per casa con la scopa, lo zoccolo di legno, la cucchiara in legno magari ancora sporca di sugo, il battipanni e ne ho prese di mazzate. Non per questo i miei genitori sono degli assassini.
Alcuni genitori sono più violenti di altri (in vecchio stile il padre incazzato prendeva a cinghiate il didietro dei figli) e, per quanto questo possa essere "politically-incorrect" niente di questo ha fatto di loro un assassino.


Un giorno, una donna depressa, prese il bambino di poche settimane e lo chiuse nella lavatrice uccidendolo.
Un giorno, un ragazzo che è stato picchiato in casa dal padre uccise il proprio cane.
Un altro giorno un ragazzo fu lasciato dalla giovane fidanzatina, la raggiunse e le diede fuoco uccidendola.


Questa è un'altra storia. Queste non sono liti domestiche, questa non è sottomissione, questa non è un tentativo !crocerossino" di pace domestica.

Questo è ESSERE ASSASSINI. Il perchè non interessa a nessuno. Se togli la vita ad una persona, sei un assassino e ti prego, non essere mai in disaccordo su questo. Possono esserci tanti punti di vista, ma non su questo.


Poi analizziamo le probabilità.
In base a luoghi comuni e a esperienze apprese è possibile stabilire a priori quante probabilità ci sono affinchè un "qualcosa" si manifesti.
Se io persevero a stare un con una persona violenta, posso farmi fessa e dire che ci sto per amore o per sottomissione o perchè lo voglio cambiare, o per i figli o per una miriade di altre ragioni fasulle o meno, ma le probabilità che lui si comporti in maniera violenta con me sono alte e più volte alza le mani e più probabilità ci sono che lo rifaccia (anche se promette di non farlo più).

NON E' DETTO però che questa persona uccida la moglie: potrebbe, ad esempio capitare il contrario: la moglie non ha il coraggio di lasciare il marito, ma è esausta della milleunesima litigata violenta con il marito davanti ai figli e così decide di avvelenarlo.
Un altro marito invece è insoddisfatto della vita sessuale con la moglie, trova una amante bella e giovane che vorrebbe iniziare una nuova vita con lui. L'uomo però non ha il coraggio di lasciare la moglie per paura che lei lo rovini e così assolda dei sicari per farla uccidere.


Il "femminicidio" domestico e' il risultato OVVIO di una societa' ove le ragazze PREFERISCONO sin dall'infanzia il maschio piu' violento, piu' prepotente e piu' aggressivo. Una dinamica simile non puo' produrre altro.


Capisci ora perchè trovo questa affermazione frutto di ignoranza?



Ora, immaginate che io avessi risposto : "ma quando sono con la pantegana mi sento sicuro!". Che e' la tipica risposta della cretina quando vi dice che ha scelto un idiota perche' e' forte e violento. Ovviamente c'e' un errore di fondo, ovvero il fatto che la pantegana non intende affatto proteggermi come la cretina suppone che il suo ragazzo faccia. La pantegana mi mordera' e mi attacchera' la leptospirosi. Allo stesso modo, se ti metti con un bullo chauvinista e facinoroso, nel lungo termine prima o poi iniziera' a menarti.



Non conosco molte donne che "si sentono al sicuro" con la "Pantegana"... più che altro perdonano, pensano di cambiarlo, hanno l'istinto tipicamente femminile (e sbagliato) per cui credono di poter cambiare il mondo, credono che solo perchè sopportano le mestruazioni e il parto possono sopportare anche questa o semplicemente perchè sono imbecilli. Ma di sicuro non si sentono protette da una persona che alza le mani. E si, sono sottomesse. Dovrebbero avere la forza di reagire, riflettere e fare qualcosa per cambiare. In alternativa, rassegnarsi alla situazione senza lamentarsi... se sta bene a loro sta bene a tutti.


Il problema del "femminicidio" nasce da un preciso ordine nelle preferenze sociali, che inizia sin dall'adolescenza e si perpetua all'eta' adulta.

Ribadisco: Questa persona confonde la parola femminicidio con violenza domestica. Non sono due cose interconnesse.



Se uno vi ha fatto credere di essere gentile ed educato e poi e' un porco violento, siete state ingannate. Capita. Se lo mandate affanculo appena si manifesta, ha avuto giusto una chance e l'ha gettata via. Ma se lo scegliete per quanto e' "gangsta", e in seguito per quanto "vi fa sentire sicure" , cioe' per quanto e' violento e aggressivo, poi se vi mena , e voi lo perdonate pure, non dovete cacare il cazzo: non siete vittime, siete martiri volontarie.


Vero, a volte per una "causa giusta" (figli, soldi ecc) a volte per stupidità ed ingenuità.

Detto questo, DONNE, non fatevi MAI abbindolare. Una persona che ama non ti mena. Datevi qualche schiaffo solo sotto le lenzuola, ma fate l'amore.
Chi vi ama vi rispetta, e se voi amate rispettate.

Ma MAI MAI MAI fare questo errore: chi uccide è un ASSASSINO, e non è mai perdonato o giustificato. Non mettete Liti domestiche e omicidi sullo stesso piano!!!! E' un errore gravissimo!!!

Questo è il mio pensiero... scusate se sono stata prolissa!

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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 2:07 am

Sapevo che ne sarebbe uscito un'interessante scambio di idee. Puntualizzo che è chi ha inserito lo scritto di Fanelli (Ho provveduto ad editare) a quotarlo al 150%, non io - ne riconosco più o meno gli stessi limiti che ci vede Diana - ma la discussione in quel forum si è poi sviluppata in due "Correnti" principali: quelli che riconoscono la violenza sulle donne come violenza di genere, ovvero che viene esercitata sulle donne in quanto tali, e quelli - dei quali faccio parte anch'io - che la riconoscono come violenza e basta, con l'aggravante di venire esercitata, al pari di quella ad esempio sui figli, fratelli, sorellle ecc., dal più forte sul più debole all'interno di un rapporto interpersonale.

Uno dei miei commenti, in risposta ad un'utente nel corso della discussione è stato questo:

Citazione :
Ti dico come la penso: al primo accenno di violenza accertato (Accertato, NON denunciato, lo so che è difficile), la coppia andrebbe separata d'ufficio come si fa con gli animali in gabbia, con provvedimento d'urgenza e divieto ad ambi di avvicinarsi l'una all'altro a meno di 200 metri per un periodo determinato di tempo a stabilirsi (Giudici, perizie psichiatriche ecc su ambi), con pene in caso di infrazione di detto provvedimento che possono variare dal decadimento dello stesso se l'infrazione è commessa dalla vittima della violenza a preventivo/detentive nel caso opposto.
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 3:45 am

Rasputin ha scritto:
Questo scritto ha provocato un'infuocata discussione in un altro forum, sono curioso di cosa ne risulta qui:

Citazione :

,Femminicidio 192-0820150205-darwin_awards

Buongiorno Ras,

Bah, più o meno sarei d'accordo...

è vero che il maschio RUVIDO piace...

... i gusti sono gusti!!!

E' vero che molte donne perdonano e quasi sempre la pagano cara...

E' vero che molte di loro " non si accorgono " in tempo di chi si trovano di fronte...

Ma ... NO ... Martiri volontarie NO !

Pensiamo a quelle che denunciano... a quelle che malgrado abbiano denunciato e siano fuggite vengono " raggiunte "..a quelle che non sanno come e dove scappare... chiamiamole come vi pare forse sciocche, forse ingenue ma NO martiri volontarie NO!



La tua risposta prima non l'avevo vista.....se c'è da firmare .... io firmo!! Ciao
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 4:29 am

Cinnamon ha scritto:

Buongiorno Ras,

Bah, più o meno sarei d'accordo...

è vero che il maschio RUVIDO piace...

... i gusti sono gusti!!!

E' vero che molte donne perdonano e quasi sempre la pagano cara...

E' vero che molte di loro " non si accorgono " in tempo di chi si trovano di fronte...

Ma ... NO ... Martiri volontarie NO !

Pensiamo a quelle che denunciano... a quelle che malgrado abbiano denunciato e siano fuggite vengono " raggiunte "..a quelle che non sanno come e dove scappare... chiamiamole come vi pare forse sciocche, forse ingenue ma NO martiri volontarie NO!



La tua risposta prima non l'avevo vista.....se c'è da firmare .... io firmo!! Ciao

Come ripeto, non condivido in toto lo scritto di Fanelli, ci sono in gioco troppi fattori...io stesso da febbraio (Dopo 8 anni da felice single!) sto con una donna in fase di separazione dal marito, è sposata da molti anni ed in alcune delle sue paure - ora molto dissipate - ho riconosciuto alcuni dei (Maledetti) vincoli ai quali sono soggette prevalentemente le donne, cosa faccio, dove vado ecc.

Lei ha avuto 2 fortune, una grossa - quella di avere un lavoro qualificato, è architetto ed è passata dalla mezza giornata alla settimana di 30 ore, qui formato possibile - ed una decisamente enorme, quella di avere per marito una persona estremamente civile e ragionevole, che anziché dare i numeri e scatenare guerre legali e non, rendendo il tutto più difficile e dispendioso, si è e si sta comportando in maniera esemplare, arrivando al punto di andare a stabilirsi dai genitori e lasciare lei nella casa comune durante la ricerca di un appartamento per ridurre al minimo il rischio non solo di conflitti/liti ma anche di semplici discussioni.

Comunque a questo punto per chi vuole do il link sul'intero argomento, se ne possono vedere davvero di tutti i colori Shocked

Qui:

http://atei.forumotion.com/t5230-una-cretina-e-per-sempre-cit

ci si può attingere, ma mi farebbe piacere mantenere la discussione qui, sopratutto per via della maggioranza femminile - di là le opinioni femminili scarseggiano - e perché no, per portare qui una folata di attivita "Extradiete" Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 4:35 am

Rasputin ha scritto:
Sapevo che ne sarebbe uscito un'interessante scambio di idee. Puntualizzo che è chi ha inserito lo scritto di Fanelli (Ho provveduto ad editare) a quotarlo al 150%, non io - ne riconosco più o meno gli stessi limiti che ci vede Diana - ma la discussione in quel forum si è poi sviluppata in due "Correnti" principali: quelli che riconoscono la violenza sulle donne come violenza di genere, ovvero che viene esercitata sulle donne in quanto tali, e quelli - dei quali faccio parte anch'io - che la riconoscono come violenza e basta, con l'aggravante di venire esercitata, al pari di quella ad esempio sui figli, fratelli, sorellle ecc., dal più forte sul più debole all'interno di un rapporto interpersonale.

Uno dei miei commenti, in risposta ad un'utente nel corso della discussione è stato questo:

Citazione :
Ti dico come la penso: al primo accenno di violenza accertato (Accertato, NON denunciato, lo so che è difficile), la coppia andrebbe separata d'ufficio come si fa con gli animali in gabbia, con provvedimento d'urgenza e divieto ad ambi di avvicinarsi l'una all'altro a meno di 200 metri per un periodo determinato di tempo a stabilirsi (Giudici, perizie psichiatriche ecc su ambi), con pene in caso di infrazione di detto provvedimento che possono variare dal decadimento dello stesso se l'infrazione è commessa dalla vittima della violenza a preventivo/detentive nel caso opposto.


meno male!!! cuoricini
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 4:45 am

Diana4ever ha scritto:
Rasputin ha scritto:
Sapevo che ne sarebbe uscito un'interessante scambio di idee. Puntualizzo che è chi ha inserito lo scritto di Fanelli (Ho provveduto ad editare) a quotarlo al 150%, non io - ne riconosco più o meno gli stessi limiti che ci vede Diana - ma la discussione in quel forum si è poi sviluppata in due "Correnti" principali: quelli che riconoscono la violenza sulle donne come violenza di genere, ovvero che viene esercitata sulle donne in quanto tali, e quelli - dei quali faccio parte anch'io - che la riconoscono come violenza e basta, con l'aggravante di venire esercitata, al pari di quella ad esempio sui figli, fratelli, sorellle ecc., dal più forte sul più debole all'interno di un rapporto interpersonale.

Uno dei miei commenti, in risposta ad un'utente nel corso della discussione è stato questo:

Citazione :
Ti dico come la penso: al primo accenno di violenza accertato (Accertato, NON denunciato, lo so che è difficile), la coppia andrebbe separata d'ufficio come si fa con gli animali in gabbia, con provvedimento d'urgenza e divieto ad ambi di avvicinarsi l'una all'altro a meno di 200 metri per un periodo determinato di tempo a stabilirsi (Giudici, perizie psichiatriche ecc su ambi), con pene in caso di infrazione di detto provvedimento che possono variare dal decadimento dello stesso se l'infrazione è commessa dalla vittima della violenza a preventivo/detentive nel caso opposto.


meno male!!! cuoricini

C'è chi - con ragione - esprime dei dubbi:

Citazione :
E se la vittima non denuncia, perché è spaventata a morte, affetta dalla sindrome di Stoccolma o, più banalmente, priva di prove sufficienti a dimostrare con certezza il suo assunto?

al che io replico:

Rasputin ha scritto:
[...]mi rendo perfettamente conto delle difficoltà, per questo ho scritto che auspicherei l'intervento d'ufficio, che a quanto mi risulta non richiede denuncia.

Mi rendo altresí conto che il medesimo, da solo, non rappresenta la soluzione; come hanno già scritto altri, ed io concordo, si tratterebbe di fare dell'educazione civile, per debellare certi tipi di mentalità ancora oggi - e questa è una cosa che mi sono guardato bene dallo smentire - troppo diffusa.

Cominciando anche dall'educazione dei bambini, i quali guarda caso vengono - specie in tenera età - prevalentemente educati dalle madri.

ma questo dopo 82 pagine di accesa discussione. Rinnovo a chi ha tempo e voglia il suggerimento di andare a dare un'occhiata e scorrere all'indietro
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 5:24 am

boia deh! 82 pagine!!! c'è solo da stampare, rilegare e far pubblicare! :-D
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 5:49 am

Diana4ever ha scritto:
boia deh! 82 pagine!!! c'è solo da stampare, rilegare e far pubblicare! :-D

Eh, quello mica è un forum di pacifiche salutiste eh...là spesso volano le mazzate, ne so qualcosa, sono stato amministratore di moderazione per un buon periodo...dimissioni/destituzione consensuale in pratica perché usavo troppo la mazza ferrata anch'io g47

Comunque per chi vuole posso provare a facilitare la consultazione nominando gli utenti che - sempre e solo a mio modestissimo parere - vale la pena di leggere.

Mi ci vorrà un po', adesso ci provo
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 5:58 am

g55
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1Mar Giu 11, 2013 6:39 am

Diana4ever ha scritto:
g55

Allora per chi vuole ho deciso di andare per pagine, vale la pena secondo me di soffermarsi sulla pagina 5, 7, a pagina 8 ci sono delle statistiche, poi un video a pag. 12, poi la 13, 21, 23, 25, 29, 33...il resto (2. parte) ve lo vado a cercare quando qualcuno scrive ciò che pensa su quanto finora indicato winky
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MessaggioTitolo: Re: Femminicidio   Femminicidio Icon_minitime1

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